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State tranquilli, non c'entriamo nulla con quel subdolo e miope movimento politico americano che fa finta di essere un'organizzazione spontanea e “dal basso”, quando invece è finanziata dalle lobby petrolifere; né è un invito a versare qui davanti a tutti il vostro personale tea; bensì è un'iniziativa pensata per celebrare semplicemente il tè, in quanto portatore di svariati benefici e pretesto per godersi dei momenti di sano relax in compagnia di amici e cari!
E in un'iniziativa dedicata al tè cosa c'è di meglio del ripercorrere un po' la storia di questa bevanda?
Il tè viene ricavato unicamente dalla Camelia Sinensis, una pianta che ha origine nel corridoio himalayano.
Esistono svariati tipi di tè, e spesso si tende erroneamente a pensare che ognuno di essi venga ricavato da una pianta diversa; invece no: tutti i tè derivano solo ed unicamente dalla stessa pianta, cioè la Camelia Sinensis. Il motivo dell'esistenza di varie tipologie e della loro differenziazione sta nel tipo di lavorazione a cui la pianta è sottoposta, ma su questo mi soffermerò più giù.
Nella leggenda la scoperta del tè e delle sue proprietà benefiche viene attribuita a 神農 (Shennong; trad. “Contadino Divino”), un re mitologico esperto di botanica, a cui viene attribuita sopratutto la scoperta dell'agricoltura. Il mito vuole che avesse assaggiato centinaia di erbe per scoprire le loro proprietà medicinali, e che per curarsi dal veleno di alcune di esse, mangiò, appunto, la Camelia Sinensis; pianta che agisce veramente da antidoto a una settantina di piante.
Il carattere che originariamente veniva usato per il tè è 荼 (tu) cioè erba amara, perché appunto la pianta veniva raccolta e mangiata assieme ad altre piante, senza che venisse sottoposta a lavorazione alcuna.
Nel Libro delle Odi, classico cinese composto tra il X ed il VII secolo a.C, ci si riferisce a questa col nome, appunto, di cicerbita (苦菜), mostrando come fosse una pianta che cresceva spontanea e che veniva quotidianamente raccolta per nutrirsi, ma anche per sfruttarne le proprietà curative. D'altra parte anche qui da noi, un tempo, le medicine venivano associate all'amarezza del loro sapore, proprio perché derivanti, almeno in origine, da piante.
Dalle fonti ritrovate si evince che i primi ad utilizzare la Camelia Sinensis per farci una bevanda furono le regioni del sud della Cina Sichuan e Yunnan, i quali volevano ottenere un concentrato non mischiato ad altre piante e che fosse il più amaro possibile, affinché stimolasse al meglio l'intelligenza e varie altre funzioni celebrali.
Fu, però, la Dinastia Tang (618-907 d.C) a rendere definitivamente popolare questa bevanda, esportandola nei Paesi vicini ed iniziando la coltivazione della pianta. Un grande merito in questa nuova fama che il tè aveva acquisito ce l'ha sicuramente Lu Yu, che nella Dinastia Tang scrive il 茶经 (Cha Jing; trad: “Canone del Tè), il trattato sul tè più famoso al mondo e modello per tutti i successivi trattati sul medesimo argomento. Il Cha Jing addirittura cambia la forma scritta e la pronuncia usate sino a quel momento per designare la parola tè, dandole l'aspetto che ha tutt'oggi: 茶 ovvero cha. Un carattere usato solo ed esclusivamente per il tè, da non confondere più con le altre erbe.
Con al Dinastia Tang ed il Cha Jing insieme, il tè diviene qualcosa di essenziale e ricercato allo stesso tempo, una bevanda ottenuta da processi complessi e gesti precisi; tanto che la sua preparazione diviene una vera e propria cerimonia.
Il tè ad oggi è pronunciato in diversi modi che però si suddividono in due filoni:
• gli olandesi, che furono i primi a importare il tè in Europa, commerciavano sopratutto nella regione del Fujian, dove la bevanda rossa veniva pronunciata tay. Da qui il nostro tè, l'inglese e tedesco tea, il francese thé ed il lettone teja.
• i portoghesi invece avevano la propria base commerciale nella regione del Guangdong, dove la pronuncia è quella del mandarino standard: <b<cha. Da qui il cha portoghese, giapponese e coreano, lo shai arabo, il chaj russo e il chay turco.
Parlavamo dei vari tipi di tè e delle loro differenze.
Abbiamo detto che ciò che differenzia una tipologia di tè dall'altra è il processo di lavorazione scelto, o per essere più precisi l'ossidazione (cioè il contatto del succo all'interno della pianta con l'ossigeno) presente o mancata, o se presente per quanto tempo, e/o la fermentazione (cioè il processo opposto: mancanza di ossigeno per far sviluppare i batteri).
Per cui:
• tè verde: non ossidato – perché il processo viene fermato tostando le foglie (Cina) o cuocendole al vapore (Giappone); tè bianco: breve ossidazione; tè oolong: parzialmente ossidato; tè nero: totalmente ossidato; tè giallo: non ossidato, parzialmente fermentato; tè scuro: ossidato e fermentato.
Questa bevanda presenta proprietà interessanti che danno beneficio al nostro organismo, sopratutto il tè verde ed il tè bianco perché sono le varianti meno lavorate in assoluto. E quindi ecco che troviamo: gli antiossidanti che aiutano nel contrastare l'invecchiamento delle cellule; i polifenoli che favoriscono la protezione del sistema cardiovascolare, a contrastare il colesterolo cattivo ed a rafforzare il sistema immunitario; sali minerali che contribuiscono al rafforzamento delle ossa ed a combattere stanchezza e affaticamento; serotonina e dopamina che aumentano il buon umore e infine, ovviamente, la teina che contribuisce al famoso effetto detox, perché accelera il metabolismo e favorisce la diuresi. Ovviamente la teina aiuta a svegliarsi e ad essere più concentrati, per cui non è consigliabile assumere tè prima di andare a letto, o almeno assumere quelli che ne hanno un basso contenuto come il Bancha.
Spero vi sia piaciuto questo mio excursus sul tè, e se anche voi siete tè-dipendenti cosa aspettate? Iscrivetevi alla nostra iniziativa e unitevi a noi per un tea party!  Aggiungeremo con piacere dei posti a tavola 
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Edited by moon-eo - 4/9/2023, 10:46
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Allora ti aggiungo all'elenco? Però devi mettere il banner in firma eh 
Sono curiosissima sul tè natalizio, giuro non che non l'ho mai sentito. E parli di tè affumicato, quindi penso sia un tè verde giapponese? 
CITAZIONEquindi posso anche ospitarvi per un tè facendovi scegliere tra 10 gusti diversi e.e
... >Hima-wari sei pronta? Hai fatto le valigie? Già che ci sei lavami anche la macchina thanks.
Mia moglie mi ha riempito un'intera anta della cucina di tè e tisane varie... quindi mi iscrivo
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