CIAO MAMMA, GUARDA COME MI DIVERTO AL JAMBOREE!
Per inaugurare questa nuova rubrica ho deciso di iniziare parlando del concerto kpop da risatone tenutosi in occasione del 25° Jamboree mondiale dello scautismo.
Per chi non sapesse cosa sia questa strana roba: in pratica “jamboree” è una parola appartente al gergo degli scout e significa “raduno”; quindi in sintesi si può dire che il jamboree mondiale sia il raduno mondiale degli scout, nel quale confluiscono scout appartenenti a più di 158 Paesi diversi.
Ogni volta il Paese ospitante cambia, come le Olimpiadi, e quest'anno è toccato alla Corea del Sud, la quale aveva scalpitato tantissimo per essere eletta. Oltretutto questo raduno è il primo dopo l'alt inevitabile causato dalla pandemia, perciò le aspettative erano parecchio alte.
Non posso però saltare subito al racconto del concerto, perché per comprendere a pieno la vicenda e quindi poter ridere
veramente di gusto non si può prescindere da quanto successo durante il suddetto raduno. Gli idol sono strettamente legati agli eventi del Jamboree, come vedremo.
E quindi cosa dire di quest'evento? Che è stato, per dirla come Briatore impersonato da Crozza, da sciòòòòògno. Non è mancato davvero niente, questo bisogna dirlo.
Il luogo prescelto dalle autorità coreane per l'allestimento dell'enorme campo scout è stato un terreno reclamato dal mare diversi anni prima, una distesa semi-brulla con nessunissimo albero o un qualcosa che potesse raramente assomigliarvi. I gradi oscillavano tra i 33 ed i 38 – ma ricordiamo che le estati in Corea, come in Giappone, sono estremamente umide e che quindi la temperatura percepita è di molto superiore – e solo nel primo giorno, durante la cerimonia d'apertura, 108 persone si sono sentite male a causa del caldo. Il giorno dopo il numero è arrivato a 400 e nel terzo giorno si sono aggiunti altri 207 casi. 'Sti ragazzi, è il caso di dirlo, cadevano a grappoli.
Una capo scout svedese racconta nel suo diario che “l'acqua di bottiglia che avevamo sapeva di cloro ed era diventata calda, e non c'erano dei frigoriferi o borse frigo che potessero mantenere fresche le bevande, solo scatole di polistirolo”. E ancora: “Il cibo non era un granché per coloro che avevano esigenze alimentari. Avevo una scout che era allergica al glutine, al latte ed ai frutti di mare e le venivano dati cerali senza glutine ed una banana ad ogni pasto. Per cena i vegetariani dovevano mangiare il ramen, perché non c'era nessun'alternativa proteica”.
A questo punto probabilmente vi starete chiedendo: “Ma ci voleva tanto a piantare qualche albero?!” Eh ma carissimi amici, loro ci avevano provato già nel lontano 2017 (cioè quando la Corea vinse la gara aggiudicandosi il titolo di Paese ospitante), ma risultò impossibile piantare chicchessia ...
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